Anche l’installazione di un impianto elettrico richiede delle scelte in tema di design e stile. L’impianto non è visibile per la maggior parte perché realizzato sottotraccia nelle pareti oppure sotto la pavimentazione ma ci sono elementi a vista peraltro molto utilizzati come gli interruttori e le prese elettriche.
Oggi rispetto al passato occorre curare nei minimi dettagli ogni pezzo di arredo occupandosi dunque anche delle placche per interruttori. In commercio ci sono soluzioni per ogni genere di esigenza che si differenziano per stile, materiali, tonalità, robustezza, dimensioni e non solo. Vediamo come scegliere le giuste placche per gli interruttori di casa.
Che cosa sono le placche elettriche
Le placche elettriche, conosciute anche con il termine mascherine, sono delle componenti utilizzate per abbellire e coprire gli interruttori e le prese. Quindi, da un lato sono funzionali perché consentono di ottimizzare la sicurezza evitando che i bambini possano rischiare di entrare a contatto con i cavi elettrici, dall’altro garantiscono un riscontro dal punto di vista estetico.
In pratica, le placche elettriche definiscono i contorni degli interruttori e delle prese oltre che di tutti gli altri elementi relativi all’impianto elettrico e di domotica.
I materiali delle placche elettriche e altre caratteristiche
Un primo aspetto da tenere in considerazione in fase di scelta delle placche elettriche è il materiale. Le aziende che operano nel settore le propongono sul mercato in tante varietà differenti partendo dal tradizionale prodotto in plastica (tecnopolimero) fino ad arrivare alla pelle e allo swarovski che ovviamente sono la massima esaltazione del concetto di design. Inoltre è possibile acquistarle in acciaio inox per ottenere massima resistenza fisica, in ottone o in rame senza dimenticare le opzioni in legno e in vetro.
Tante opportunità che consentono all’utente di valutare la tipologia di materiale che meglio si sposa con lo stile e i complementi di arredo presenti nella propria casa. La scelta ottimale dunque non esiste, piuttosto si può valutare la soluzione più adatta per il contesto. Ad esempio se in casa ci sono tante finiture classiche come il pavimento in parquet, si potrebbe propendere sia per le placche in legno sia per quelle in acciaio inox per garantire il sempre più apprezzato contrasto tra lo stile moderno ed elementi classici.
Qualora nell’ambiente dovessero esserci pareti bianche potrebbe andar bene anche la versione in tecnopolimero che dal punto di vista dei costi permette un risparmio niente male. Di pari passo con la scelta dei materiali c’è quella dei colori. In linea generale si possono effettuare due scelte: la prima è per placche che si mimetizzano con le tonalità delle pareti per cui è preferibile prenderle dello stesso colore scelto per la tinteggiatura, mentre la seconda è di creare un forte contrasto cromatico. Il contrasto potrebbe essere ottenuto con placche di colore scuro da posizionare su pareti bianche o con tonalità molto chiare, mentre per chi vuole mimetizzarle potrebbe andar bene una tonalità leggermente più chiara o più scura rispetto a quella delle pareti.
Tuttavia la scelta cromatica può essere effettuata considerando tutti gli elementi di arredo anche perché le tonalità della pittura delle pareti potrebbero essere cambiate nel giro di pochi anni, mentre il mobilio e i complementi d’arredo durano certamente di più. Tra l’altro bisogna valutare il colore degli interruttori e dei vari pulsanti. Si può optare per la stessa tonalità anche se ci saranno sempre delle differenze in ragione dell’utilizzo di diversi materiali tra interruttori e placche oppure un contrasto.
Il consiglio è optare per lo stesso colore tra interruttori e placca perché altrimenti si mettono in gioco ulteriori tonalità considerando le pareti, il che potrebbe essere fastidioso dal punto di vista dell’impatto estetico. In linea generale è opportuno optare per placche dalle tonalità chiare se ci sono interruttori bianchi, mentre con gli interruttori neri vanno abbinate le placche di colore scuro.
Come scegliere le placche per rimodernare un vecchio impianto
Quando si realizza un impianto elettrico ex novo, la scelta delle placche degli interruttori è molto più semplice perché si dispone di un’ampia gamma di soluzioni e non ci sono vincoli particolari se non il colore delle pareti, e l’eventuale arredo già presente in casa. Tra l’altro è plausibile differenziare la scelta tra la zona giorno (soggiorno e cucina) e la zona notte (camere da letto) con soluzioni differenti per dare un tocco di ulteriore personalità alla casa. Infatti, i vari ambienti sono comunque divisi e non ci sarà un confronto visivo per cui è possibile osare.
Tornando alla questione della ristrutturazione di un vecchio impianto, le difficoltà potrebbero nascere soprattutto se sono state installate delle placche con supporti non più in commercio, per cui molto vecchie. Se si vuole evitare di modificare il supporto e quindi aumentare i costi di ristrutturazione, è possibile valutare delle placche compatibili o quantomeno adatte per dimensioni e caratteristiche. In commercio molte aziende hanno realizzato differenti modelli di placche tenendo presente questo problema riguardante numerosi clienti che vogliono risparmiare sui costi necessari per ristrutturare l’impianto elettrico senza rinunciare a placche contemporanee.
Per scoprire quali sono le placche compatibili, bisogna tirare fuori la vecchia placca presente nel proprio impianto e leggere il codice scritto nella parte interna. Grazie al codice si possono valutare tutte le tipologie adatte per lo scopo. Viceversa se si eliminano i supporti, ci si può sbizzarrire ed effettuare scelte adeguate per materiali, colori e forme. Infine, va sottolineato che negli ultimi anni tutti i principali marchi propongono in commercio placche che si discostano anche per forme: ci sono modelli più arrotondati, quelli più lineari e rettangolari e le placche filomuro.