I citofoni sono lo strumento attraverso cui si regolano gli accessi a case ed uffici. Si tratta di un dispositivo comune i cui primi esemplari si trovano nelle case signorili a partire dalla metà del ‘900. Il suo prototipo risale a Leonardo Da Vinci che aveva studiato un sistema per comunicare all’interno delle fortezze.
La sua versione moderna si basa su un sistema radio con cui si può interagire a distanza attraverso l’attivazione di una suoneria e di un sistema di comunicazione. Entrambi questi elementi si basano sull’elettricità come il comando apriporta.
Per aumentare il grado di sicurezza sono stati inventati i videocitofoni. Il primo esemplare di questi strumenti è stato progettato da un’azienda statunitense l’AT&T e presentato nel 1964.
Da allora citofoni e videocitofoni sono stati perfezionati e hanno assunto nuove funzionalità.
Citofoni e videocitofoni attuali
Quando si installa un citofono in una nuova costruzione o si sostituisce un apparato già esistente, si cerca di rispondere alle proprie esigenze e di individuare un dispositivo moderno in modo da poter anticipare anche bisogni futuri.
I citofoni sono piuttosto economici ma le loro innovazioni fanno riferimento soprattutto al design e all’integrazione con l’arredamento o con l’architettura. È possibile avere un citofono connesso tramite il wifi ed un’apposita app al proprio smartphone per poter comunicare e aprire la porta anche se non si è in casa. Questa funzionalità può essere utile per permettere di far entrare professionisti che devono avere accesso al giardino o alla casa in assenza del proprietario; inoltre, si può estendere la loro applicazione inserendo un maggior numero di apparecchi tra loro comunicanti per creare un moderno interfono senza dover installare un apparecchio aggiuntivo.
Le novità più interessanti si integrano nei videocitofoni attraverso i quali si può verificare l’effettiva presenza di persone conosciute davanti alla porta. Nelle evoluzioni di maggior spessore si possono collegare ulteriori videocamere per formare una sorta di sistema di sorveglianza. Connettendo questa struttura tramite wifi e app si ottiene un controllo a distanza, utile anche per verificare se i figli fanno entrare persone in casa senza chiedere il permesso. La possibilità di agire in remoto sull’apparecchio apre la possibilità ad ulteriori connessioni con altri dispositivi collegati alla stessa rete.
Dal lato design c’è da segnalare un’evoluzione interessante dell’apparecchio ricevente interno. L’aspetto si allontana da quello tradizionale diventando sempre più spesso composto da uno schermo LCD dal quale si visualizza l’immagine trasmessa dalla videocamera esterna e si impartiscono i comandi di apertura. Le stesse funzioni possono apparire direttamente sullo schermo del proprio tablet, così da poter portare il dispositivo con sé per casa, soprattutto se si è in attesa di una visita o di un pacco.
Connettività internet dei citofoni
Le innovazioni principali nei nuovi modelli di citofono provengono dalla possibilità di collegare ad internet gli apparecchi. Per fare questo è indispensabile individuare il raggio d’azione del proprio modem wifi. I dispositivi, infatti, si connetteranno in questo modo alla rete. Se la parte esterna del citofono si colloca ad una certa distanza oppure in caso siano presenti barriere che ostacolano il segnale, occorrerà predisporre dei ripetitori. In linea teorica è possibile pensare di collegare un cavo di rete che seguendo la linea elettrica possa arrivare fino al campanello esterno, ma i modelli di citofono più comuni non sono predisposti per la connessione cablata. Molto più semplice è l’installazione di una estensione del segnale wifi che può essere eventualmente collegata con un cavo ethernet per superare senza problemi le barriere che si frappongono tra l’interno dell’abitazione e il cancello.
Il sistema di connessione può essere utilizzato anche per comandare la serratura della porta o del cancello esterne, evitando la necessità di cavi elettrici, ma per far questo, è indispensabile che anche la serratura si colleghi alla rete. In questo modo si potrà ovviare a dispendiosi lavori di scavo, ma bisognerà alimentare in qualche modo la serratura, il campanello e la videocamera. Una soluzione può essere il collegamento con un pannello solare, se l’esposizione lo permette. Se questo non è possibile, ci si dovrà attrezzare con batterie di riserva da ricaricare regolarmente. Questo comporterà un certo disagio e può essere un’opzione consigliabile solo in caso di impossibilità ad effettuare i lavori di collegamento alla rete elettrica.
Un citofono al passo con la domotica
Il collegamento con la rete wifi consente nuove interazioni che non potevano essere considerate in precedenza. Il citofono sarà collegato ad una app che permetterà di sorvegliare a distanza e comunicare con chi suona il campanello anche se non si è in casa. A questa si potranno connettere anche altri dispositivi che appartengono alla stessa rete wifi. Si possono integrare videocamere di sorveglianza aggiuntive, accendere e spegnere le luci, regolare il termostato e le prese intelligenti per accendere e spegnere elettrodomestici e qualunque apparecchio ad esse collegato. Queste possibilità funzionano egregiamente utilizzando interruttori, termostati e smart socket della stessa marca che consentono un’integrazione completa. In questo modo il display del citofono interno assomiglia sempre più ad un tablet e diventa un vero e proprio centro di controllo di tutta l’abitazione.