Progetto impianto elettrico: quando serve

Realizzare da zero un impianto elettrico è molto complicato e necessita di una preventiva e attenta fase di progettazione. Tutte le regole che ti servono per creare un impianto elettrico sono indicate in forma ufficiale e in modo rigoroso e preciso nel Decreto Ministeriale numero 37 del gennaio 2008. Questo documento di fatto è andato a sostituire la legge precedente ferma alla data del 1990. Studiando con attenzione tutti i casi possibili e ogni piccola postilla dei regolamenti avrai modo di capire in modo dettagliato tutti gli ambiti in cui sussiste per forza l’obbligo di un progetto per un impianto elettrico. Vediamo insieme di fare un po’ il punto sulla questione.

Gli impianti elettrici

Si distinguono almeno due tipi di impianti elettrici diversi tenendo presenti quelle che sono le norme espresse proprio nei decreti ufficiali. Possiamo infatti individuare impianti che rimangono sotto i limiti di dimensioni concessi e stabiliti dalla legge, oppure progetti che eccedono questi stessi limiti. Per i primi è di solito sufficiente la regolare documentazione fornita dall’installatore elettrico o dall’impresa che seguirà i lavori, mentre quelli più grandi necessitano anche di una validazione da parte di un professionista iscritto all’albo ufficiale e tecnico del campo elettrico. Si tratta in entrambi i casi di progetti obbligatori per immobili adibiti ad uso industriale, domestico, commerciale o civile.

Progetto obbligatorio quando? Le unità abitative

Sono sempre i limiti dimensionali e alcune specifiche tecniche quelle che ti obbligano a realizzare un progetto di impianto elettrico, secondo quanto espressamente indicato dal medesimo Decreto numero 37. Ti servirà necessariamente un progetto elettrico se la superficie dell’ambiente più ampio è superiore ai 200 metri quadrati, che diventano addirittura 400 metri quadrati per locali ideati come unità abitative. Altri motivi tecnici che rendono obbligatorio un impianto elettrico sono quelli relativi a quando la potenza impegnata nell’unità abitativa è superiore ai 6 kilowatt, oppure se le utenze viaggiano a tensioni alte ed importanti. Progetti elettrici non sono evitabili per locali finalizzati a divenire studi medici, o se si trovano all’interno di edifici soggetti ad elevato rischio incendio ed esplosione.

Gli altri edifici con obbligo di progetto per impianto elettrico

Il Decreto ufficiale numero 37 specifica nel dettaglio e con un elenco aggiornato tutte le tipologie di edificio e struttura abitativa per cui risulta sempre necessario un progetto di impianto elettrico. Se per le realtà condominiali ed abitative vengono considerate le valutazioni e i parametri riferiti a valori di potenza e misure di superficie, sono previste altre apposite indicazioni ministeriali anche per edifici adibiti ad attività produttive, del commercio, del terziario o che presentano particolari caratteristiche. Per realtà produttive si considerano ancora una volta la tensione, che prevede sempre obbligo di impianto elettrico se superiore ai 1000 volt, e la superficie, con necessità di progetto di impianto per valori questa volta superiori ai 200 metri quadrati in bassa tensione. E’ sempre obbligatorio un impianto elettrico comprovato e firmato da un professionista iscritto all’albo anche per impianti di protezione da scariche atmosferiche in edifici che abbiano un volume superiore ai 200 metri cubi e con un’altezza che superi i 5 metri.

Tutti i passaggi obbligati di un progetto elettrico

Tra i vari progetti di impianti elettrici ed elettronici obbligatori che dovrai necessariamente andare a installare nei tuoi immobili risultano assolutamente fondamentali quelli di rilevazione degli incendi e gli impianti di allarme e antintrusione. Sarà un professionista regolarmente iscritto all’albo a dover fare le relative classificazioni e a rilasciare di conseguenza un certificato che indichi le procedure e le regole da tenere sempre ben presenti. Il Certificato di Prevenzione Incendi, così denominato, deve in particolar modo essere correlato all’intero progetto dell’impianto elettrico. Soltanto con il progetto elettrico e il Certificato di Prevenzione Incendi in mano potrai concretamente richiedere alle ditte responsabili un preventivo di spesa realizzato in riferimento proprio a quei documenti ufficiali. In un secondo momento prenderà avvio la definitiva posa in opera dell’impianto, andando a seguire un ulteriore progetto esecutivo pensato e plasmato a partire da quello iniziale, dietro consulenza anche del responsabile dell’impresa installatrice. Ogni aspetto e ciascuna fase di lavorazione trova ampio e preciso spazio e definizione all’interno di questo progetto esecutivo. In questo modo la sicurezza, i tempi e i costi saranno sempre rispettati e mantenuti sotto controllo in ogni momento. Questo iter burocratico e ufficiale garantisce che ogni progetto di impianto elettrico mantenga elevati standard di funzionalità, sicurezza e organizzazione. Inoltre le scelte tecniche indicate nel progetto dell’impianto presuppongono fin dall’inizio prezzi e costi specificati in modo chiaro e ben preciso, che non daranno così adito a nessun tipo di spiacevole sorpresa successiva.

Riepilogando, possiamo concludere che un progetto ufficiale per l’installazione e la creazione completa di un impianto elettrico è praticamente sempre obbligatorio. Che si tratti di una nuova installazione in un edificio provvisto di unità abitative, che sia invece una trasformazione o un ampliamento di aree adibite a scopi commerciali, industriali o ad altre attività, l’obbligo del progetto rimane e segue tutte le regole scritte e ben delineate dal Decreto ufficiale numero 37 del 2008. Oltre all’obbligatorietà dell’impianto elettrico divengono sempre necessari anche tutti gli altri progetti finalizzati alla realizzazione di altri impianti elettronici di vario genere. La redazione di documenti ufficiali e firmati è richiesta infatti anche per tutti quegli impianti elettronici di gestione telefonica, di allarme antintrusione, di videocitofono, di apparecchi del telefono, di installazione dell’antenna della televisione, di sistemi di rilevazione degli incendi e di ogni apparato di videosorveglianza. Per questi impianti il progetto è obbligatorio anche quando sono coesistenti tra loro. A cambiare di fatto è la figura professionale che si dovrà occupare della redazione e della stesura dell’intera pratica documentale relativa al progetto dell’impianto elettrico e degli altri impianti elettronici. Per le realtà abitative o industriali più complesse e grandi il progetto deve essere redatto da un tecnico professionista regolarmente iscritto all’albo del settore specifico. Invece quando si deve procedere all’installazione di un impianto elettrico o elettronico di vario tipo ma di carattere semplice, entro quindi tutti i limiti fissati dal Decreto, la figura professionale e tecnica iscritta all’albo può essere sostituita anche da un responsabile tecnico della stessa impresa installatrice che poi andrà a seguire passo per passo i lavori di realizzazione e installazione. Rimangono esclusi da questi obblighi ed esenti da progettazioni di impianti elettrici tutti quegli interventi di manutenzione regolare e periodica di edifici, tutte le procedure di manutenzione straordinaria programmata o improvvisa, gli impianti di cantiere e tutti quegli impianti che si trovano interamente all’esterno dell’edificio.

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