Che sia un errore accorso in fase di cablaggio o più semplicemente un’esigenza puramente personale magari per poter illuminare correttamente un giardino o uno spazio esterno, sta di fatto che estendere la portata di un cavo elettrico rientra sicuramente tra quelle operazioni più basilari con cui molti decidono di mettersi alla prova nell’ambito del fai da te.
Ovviamente, il fatto che sia basilare, non sottintende in alcun modo la banalità dell’operazione. Anzi, è opportuno eseguirla solamente laddove si abbiano le competenze adeguate per non incorrere in potenziali rischi per la propria salute, altrimenti è bene affidarsi a un professionista.
Vediamo ora nel dettaglio come è possibile allungare un cavo elettrico.
Attrezzatura necessaria
Prima di poter effettuare concretamente l’intervento, è bene ribadire come siano necessarie alcune strumentazioni, nonché degli accessori per salvaguardare la propria incolumità.
Nello specifico serviranno:
· Occhiali di sicurezza
· Kit di cacciaviti
· Pinze per elettricisti
· Strumento spelafili
· Tester di tensione
· Mammut
· Nastro isolante
· Pasta saldante
· Saldatore elettrico
· Spina maschio e femmina
Ovviamente si renderà necessario staccare la corrente elettrica ed è comunque fondamentale ricordare come non tutti i cavi possono essere soggetti a un’operazione di questo tipo. In caso quindi di lavori particolarmente difficoltosi da un punto di vista tecnico è bene affidarsi a un professionista del settore.
La scelta del cavo
Com’è facile intuire anche per chi non ha specifiche competenze, esistono diverse tipologie di cavi e ciascuno è destinato a uno specifico uso. Per questo motivo è essenziale, prima di cominciare, individuare il cavo corretto per le proprie esigenze.
Nell’ambito puramente domestico, quello più comune, solitamente si utilizzano quelli sottotraccia, fondamentali per poter realizzare le basi dell’impianto elettrico dell’abitazione.
Non solo, è essenziale anche conoscere due parametri fondamentali come la potenza e la tensione. Se il primo è un dato facilmente ricavabile e solitamente apposto nelle istruzioni di un elettrodomestico ad esempio, l’altro valore si attesa in ambito domestico sui 230 Volt.
Nel caso poi si voglia calcolare anche la portata in maniera tale che il venditore abbia tutto l’occorrente per poter fornire il cavo esatto, sarà sufficiente procedere dividendo la potenza per la tensione.
La procedura
A questo punto si può passare alla fase operativa vera e propria. Essenzialmente si possono seguire due metodologie ben distinte per poter allungare un cavo elettrico.
Vediamole singolarmente.
Tramite mammut
Se si vuole procedere seguendo tale procedura, per prima cosa sarà essenziale eliminare delicatamente la guaina in gomma che riveste il cavo su cui si andrà a operare.
Lo si può facilmente fare utilizzando dei pratici strumenti spelafili, mentre per quel che riguarda la misura occorrerà eliminarne circa 1 centimetro. Ovviamente laddove non ci si senta in grado di valutare a occhio, sarà sempre possibile usufruire di un apposito metro o righello.
Una volta che i cavi risulteranno scoperti si procederà intrecciandoli insieme per poi inserirli nel connettore, denominato mammut, e ricordandosi naturalmente di fissare con cura le apposite viti presenti per evitare che i cavi possano fuoriuscire dalla sede predisposta.
Non appena il fissaggio sarà ultimato si potrà concludere il tutto utilizzando la pasta saldante o in alternativa il saldatore elettrico laddove si abbia una spiccata manualità e precisione.
La suddetta procedura è altrettanto valida nel caso si abbia l’intenzione di utilizzare una prolunga. In questo caso, ovviamente, saranno il cavo interessato e quello della prolunga che andranno inseriti come già indicato concludendo nel medesimo modo.
Senza mammut o saldatura
Questo metodo è denominato anche saldatura e prevede che si vada a intervenire direttamente sul cavo consentendone il prolungamento.
Si tratta di una metodologia non molto indicata per i neofiti, dal momento che richiede particolare accortezza e precisione in ogni singola fase d’esecuzione.
Inizialmente si procederà eliminando la consueta guaina di rivestimento per circa 1 centimetro dai cavi interessati, per poi intrecciarne le due estremità.
Se nel primo metodo la fase successiva prevedeva l’inserimento nell’apposito connettore, qui, invece, si procede al processo di saldatura che può essere effettuato mediante pasta saldante o saldatore elettrico.
Naturalmente le estremità appena saldate non devono essere lasciate libere, vanno rivestite dal nastro isolante o in alternativa da una nuova guaina protettiva.
Attenzione, la coibentazione con una nuova guaina, se effettuata in modo sbagliato, può danneggiare l’intero lavoro svolto. Se si teme di non averne adeguata capacità, è consigliato limitarsi al nastro isolante.
A questo punto il lavoro sarà ultimato e si potrà reinserire il cavo nell’apposita spina. Volendo, prima della fase conclusiva, si può anche fare affidamento su un alimentatore esterno nel caso si voglia misurare con precisione il valore di tensione.
Eventuali rischi
Il prolungamento di un cavo elettrico è un’operazione in sé decisamente semplice da un punto di vista tecnico. Può essere facilmente eseguita per la prima volta anche dopo aver visto un’espositiva guida, a patto che si tenga sempre in mente la questione della sicurezza.
Se si ritiene di non esserne in grado, il consiglio è sempre quello di rivolgersi a un professionista competente che in poco tempo porterà a termine il lavoro nel migliore dei modi. Agire personalmente senza avere le giuste conoscenze potrebbe comportare anche gravi danni all’intero impianto elettrico con una notevole spesa da dover sostenere in seguito.
Oltre all’aspetto puramente tecnico poi c’è quello legale. Non sempre, infatti, allungare i cavi è possibile a causa di vincoli posti da varie normative tuttora vigenti e in questo specifico caso è meglio esimersi dall’effettuare qualsivoglia modifica per non incorrere in problematiche ben più serie.
Infine, si ribadisce ancora una volta l’importanza della fase finale in cui si andrà a effettuare la saldatura dei cavi interessati. E’ essenziale che questa venga fatta a opera d’arte e sia adeguatamente protetta per evitare l’insorgere di corto circuiti potenzialmente molto pericolosi.