Tensione alternata: una scoperta rivoluzionaria ancora oggi indispensabile
Fin da quando l’energia elettrica cominciò ad essere utilizzata a livello industriale – alla fine del XIX secolo – ci si è posti il problema se fosse meglio utilizzare una trasmissione di energia sotto forma di corrente continua o alternata. Nel primo caso essa veniva accumulata all’interno di batterie e manteneva un andamento di tipo sinusoidale, ma risultò subito poco conveniente dal punto di vista economico e inefficiente per quanto riguardava la distribuzione; nel caso dell’energia alternata, invece, fu subito chiaro che essa aveva una forma più stabile e offriva vantaggi superiori dal punto di vista della distribuzione dell’energia.
Grazie all’utilizzo di trasformatori specifici, la tensione prodotta dalla corrente alternata poteva essere facilmente aumentata in modo da garantire un trasporto più semplice e una notevole diminuzione dei costi. Infatti, questo tipo di corrente offriva, essenzialmente, due importantissimi vantaggi rispetto alla corrente continua: poteva essere trasformata in corrente ad alta tensione molto facilmente e, per il suo trasporto, potevano essere utilizzati dei cavi più sottili e lunghi che mantenevano, comunque, ben stabile la potenza.
Per questo motivo, oggi, nelle nostre case, negli uffici o nei negozi sono presenti impianti elettrici a corrente alternata, mentre la corrente continua viene utilizzata, essenzialmente, per alimentare l’elettronica di stretto e largo consumo.
Cos’è la corrente alternata e cosa la differenzia dalla corrente continua?
Volendo semplificare al massimo, si potrebbe affermare che la corrente elettrica alternata è quel tipo di corrente elettrica che presenta un’alternanza di pulsazioni positive e negative che variano nel tempo mantenendo una frequenza costante. Infatti, nell’arco di ogni secondo la corrente alternata si interrompe e riprende a fluire in base ad uno specifico numero indicato con gli Hertz.
In Europa la corrente alternata si interrompe e riprende immediatamente 50 volte in un secondo, quindi, si dice che viaggia a 50 Hertz e viene utilizzata tutte le volte che c’è bisogno di un tipo di tensione che la corrente continua non riuscirebbe a sostenere. Come già accennato, in questo caso, grazie a dei trasformatori specifici, elevate potenze elettriche a tensioni elevate vengono trasportate più facilmente.
Un valido esempio è quello offerto dagli elettrodomestici presenti nelle nostre case che sono alimentati da corrente alternata che va da un massimo positivo ad un massimo negativo 50 volte al secondo, un’alternanza simile a quella di una lampadina di cui noi non potremo mai notare il cambiamento di intensità che ai nostri occhi sembrerà sempre uguale.
È facile intuire che una corrente come quella alternata, che prevede delle brevissime interruzioni, offre molteplici vantaggi che la corrente continua non può garantire. Infatti, quest’ultima genera una maggiore quantità di calore a causa dell’elevato attrito a cui è sottoposta e, soprattutto, diventa molto pericolosa in alta tensione quando il più piccolo cambiamento può provocare uno scoppio.
Per questo motivo viene utilizzata in dimensioni ridotte, ad esempio, nelle batterie o nelle auto, mentre quando si cerca di stabilizzare circuiti più complessi – impianti elettrici ad alta tensione, impianti elettrici civili che alimentano gli elettrodomestici… – si ricorre all’utilizzo della corrente elettrica alternata.
Quali sono i vantaggi della corrente elettrica alternata?
Ma quali sono, in concreto, le caratteristiche specifiche della corrente elettrica alternata che ne fanno una fonte di energia davvero vantaggiosa all’interno di vari ambiti che regolano la nostra quotidianità?
Innanzitutto, con la corrente elettrica alternata l’energia viaggia meglio e con maggiore sicurezza grazie ai trasformatori che la distribuiscono nella rete priva di sovraccarichi pericolosi.
Poi, grazie al fatto che ha bisogno di minori processi per essere diffusa, la corrente alternata costa meno e può essere utilizzata anche ad alta tensione e per i circuiti più complessi. Unica nota negativa riguarda il fatto che non può essere accumulata, ecco perché all’interno di dispositivi di dimensioni ridotte vengono utilizzate le batterie a corrente continua.