Dove buttare le lampadine? 

Ti stai chiedendo dove buttare le lampadine non più funzionanti? Salvaguardare l’ambiente è una priorità e con piccoli gesti quotidiani puoi fare la differenza. A tal riguardo sapere come differenziare correttamente i rifiuti ti permette di dare una mano alla natura. Proseguendo con la lettura potrai scoprire ogni curiosità su questo argomento.

Aspetti generali sullo smaltimento delle lampadine

Saprai già come gettare il vetro, la plastica e l’organico, ma alcuni rifiuti possono generare molta confusione. Questo è proprio il caso delle lampade fulminate, rotte, danneggiate e non più funzionanti che tante persone non sanno in quale sacco dell’immondizia collocare.

Da quando le lampade a basso consumo sono apparse sul mercato hanno registrano un elevato picco di vendite, proprio perché garantiscono un buon risparmio energetico e una lunga durevolezza. Di contro, tuttavia, se non vengono smaltite in modo corretto si finisce per vanificare questi benefici ecologici.

La ragione per cui bisogna prestare massima attenzione nel gettare le lampadine è strettamente legata alla salvaguardia dell’ambiente. Viviamo infatti in un’epoca in cui c’è tanta consapevolezza sui livelli di inquinamento, per cui il riciclo delle materie prime è diventato un principio etico irrinunciabile.

Uno smaltimento errato delle lampade, specialmente di quelle alogene che integrano il mercurio, ha ripercussioni negative sull’ecosistema e può essere anche abbastanza pericoloso per la salute dei consumatori.

In caso di dubbi, quindi, il consiglio è quello di non compiere scelte frettolose e informarsi. Esistono infatti diverse tipologie di lampadine che non si buttano nel bidone del vetro come molti erroneamente credono, ma devono essere differenziate seguendo delle rigorose regole.

Lampade a incandescenza

Sono quelle che venivano usate in passato e facilmente riconoscibili perché presentano un’ampolla di vetro trasparente all’interno della quale si trova un sottile filo in tungsteno. Queste sorgenti luminose non vengono più utilizzate per via della bassa efficienza energetica, ma è comunque possibile averne ancora alcune in casa. Il fatto che non vengano classificate come RAEE non vuol dire che potrai gettarle nel sacco dell’indifferenziato o in quello del vetro. Le lampade a incandescenza devono essere portate presso le isole ecologiche e inserite all’interno di cassonetti appositi.

Lampade alogene

Come anticipato queste lampade racchiudono al loro interno il mercurio, oltre che diversi gas nobili e per questo si rivelano particolarmente inquinanti e pericolose nel caso di uno smaltimento non corretto. Le alogene esaurite andranno quindi portate all’isola ecologica più vicina. Nel caso in cui si dovessero rompere inavvertitamente è consigliabile areare l’ambiente per circa 15 minuti, raccogliere tutti i frammenti con i guanti e inserire il tutto all’interno di un contenitore ben sigillato fino al momento dello smaltimento.

Lampade a basso consumo

Allo stesso modo di ciò che avviene con le lampade a incandescenza e quelle alogene, anche le lampade a basso consumo vanno smaltite nell’apposito cassonetto che trovi nelle isole ecologiche. Volendo le puoi consegnare al tuo rivenditore nel momento in cui ne acquisti delle nuove. Rispetto alle alogene racchiudono quantità di mercurio modeste e per questo vengono classificate come RAEE.

Lampade fluorescenti


Le fluorescenti compatte, i neon a tubi, a scarica di alta e bassa intensità, a vapori di sodio e con alogenuri metallici sono le lampade che racchiudono al loro interno molte sostanze nocive e inquinanti, per questo vengono classificate fra i rifiuti urbani pericolosi. In questo caso presta massima attenzione nel maneggiarle e portale all’isola ecologica per procedere con il corretto e sicuro smaltimento.

Lampade a LED

Classificate nel gruppo 5 dei RAEE, dovrai portare queste lampade non più funzionanti presso i centri di raccolta autorizzati o introdurle negli appositi cassonetti. Puoi anche consegnarle al venditore nel momento in cui compri nuove lampade.

Ci sono tante buone ragioni per acquistare lampade a LED, che consentono di rendere gli ambienti più efficienti dal punto di vista energetico e quindi di abbattere in maniera significativa i costi in bolletta. A tutto ciò si aggiunge la durevolezza nel tempo e l’alta qualità dell’illuminazione. Installando queste lampadine, infatti, il livello di luminosità massima viene raggiunto istantaneamente e quindi non dovrai attendere.

Ecco spiegato come mai i LED vengono anche consigliati nei punti di passaggio, come corridoi e vialetti, visto che appena pigerai l’interruttore tutto sarà ben illuminato, anche se la tensione sfruttata si mantiene bassa.

Le lampade a LED inoltre si scaldano di gran lunga meno rispetto a quelle a incandescenza, presentano un design anche abbastanza compatto e resistono bene agli urti. Può comunque capitare che si rompano e in questo caso non si possono smaltire nel vetro o nella spazzatura indifferenziata.

Si tratta infatti di sorgenti che oltre al vetro hanno parti in plastica e metalli, per cui la corretta raccolta dovrà avvenire separatamente. Una volta portate queste lampade presso le isole ecologiche si procederà con lo smaltimento o il riciclo.

Altre cose da sapere sul corretto smaltimento delle lampadine 

Così come disposto dalle normative di settore, nei vari comuni italiani sono stati istituiti dei centri autorizzati, meglio noti come isole ecologiche, presso i quali potrai recarti al fine di smaltire le lampade non funzionanti e danneggiate che hai in casa.

Per scoprire il punto di raccolta più vicino hai due alternative, ovvero puoi accedere al portale ufficiale Centro di Coordinamento RAEE oppure scaricare gratuitamente l’apposita applicazione Ecolamp compatibile con Android e Apple.

Basta quindi seguire le semplici indicazioni riportate in questo articolo per effettuare la sostituzione e lo smaltimento delle vecchie lampade in maniera completamente sicura, oltre che nel pieno rispetto della salute e del pianeta.

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