Oggigiorno, la questione dei rincari dei consumi energetici è particolarmente dibattuta. Non si tratta di un discorso solamente economico, ma anche di sostenibilità ambientale. Saper scegliere al meglio gli elettrodomestici e ottimizzarne i consumi risulterà ancora più importante per gli anni venturi.
Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più?
Le abitudini, si sa, sono sempre difficili da modificare. Tuttavia, cambiare si può e si deve nel momento in cui occorre risparmiare, evitare inutili sprechi e soprattutto prestare attenzione alla salvaguardia del pianeta. Spesso, non lo si fa, perché si preferisce il massimo comfort. Ma un uso consapevole comporterebbe una bolletta più leggera.
Ecco pertanto una lista degli elettrodomestici maggiormente energivori.
1. Il condizionatore
Il condizionatore si piazza al primo posto fra gi elettrodomestici maggiormente utilizzati, soprattutto in estate, anche perché negli ultimi anni le temperature sono andate incontro a un evidente innalzamento. Basti pensare che nel nostro Paese si spendono circa 140 euro annui con circa 470 kWH per l’alimentazione delle macchine. Con i 145 Kg di CO2 mediamente prodotti ogni anno, anche l’ambiente non ne trae giovamento. Come spendere di meno, ottimizzando i consumi? Optare per l’acquisto di condizionatori di classe energetica A o superiore si dimostra una scelta intelligente. Anche il ricorso alla funzione ECO così come a quella di deumidificazione consente un risparmio considerevole. Anche pulire i filtri, soprattutto a ridosso della stagione estiva, risulta cosa fondamentale. Se la macchina lavora sotto stress con ventole particolarmente rumorose, allora consuma di più.
2. Phon
Il phon risulta uno degli elettrodomestici più dispendiosi in termini energetici. Ragion per cui, per un uso ottimale, conviene asciugare bene i capelli con un panno in microfibra e poi utilizzarlo a distanza di un metro Per ottimizzare i consumi, una scelta saggia consiste nell’optare per i modelli da viaggio, perché riescono ad assorbire oltre 2.000 Watt. Se utilizzato per una trentina di minuti al giorno, tenendo conto di consumi medi familiari, i consumi medi annui di CO2 si attestano attorno ai 26 Kg.
3. Frigorifero
A differenza di numerosi elettrodomestici, il frigorifero è collegato alla corrente h24. Di conseguenza, incide molto sui costi in bolletta. Se dotato di congelatore e rientrante nella classe energetica A, un frigorifero può consumare tra i 300 kWh e i 400 kHw. Questo vuol dire tra gli 80 e i 120 euro annui con 110 Kg di CO2.
4. Lavatrice
Anche la lavatrice risulta uno degli elettrodomestici che consumano di più nelle abitazioni. Se si stima un numero annuo di cicli attorno ai 250, il costo in bolletta mediamente si attesta attorno agli 80 euro annui con consumi medi variabili sui 240 kWh. Per spendere di meno, oltre ad acquistare un modello di classe energetica A, bisognerebbe privilegiare i lavaggi a 40 gradi piuttosto che ad esempio a 60. Il motivo? 30% meno di energia. Inoltre, la modalità ECO si dimostra fra le opzioni maggiormente degne di nota nel tagliare le spese superflue.
5. Forno a microonde
Un forno a microonde assorbe sino a 2.500 Watt se impiegato con la funzione grill. A livello ambientale, la produzione di CO2 ha un certo impatto: 133 Kg annui.
6. Lavastoviglie
La lavastoviglie, se utilizzata con criterio, risulta l’elettrodomestico che in termini di resa riesce a garantire un risparmio dei consumi energetici e, di conseguenza, dei costi in bolletta. Conviene acquistarla, perché rispetto al lavaggio a mano ha una resa migliore. Con 240 kWh annui, ad esempio, consuma grosso modo 250 kWh. Questo significa spendere in bolletta attorno ai 75 euro annui. Per diminuire le spese, converrebbe rinunciare ad asciugare i piatti e le stoviglie tramite aria calda.
7. Forno elettrico
Se non si utilizza nella maniera opportuna il forno elettrico, i consumi rischiano inevitabilmente di andare incontro a un innalzamento. Se utilizzato attorno agli 8 minuti giornalieri, i consumi annuali si attestano attorno ai 180 kWh annui., vale a dire un esborso attorno ai 50 euro. Come ridurre i costi della bolletta? Scegliere la cottura ventilata e ovviamente la classe energetica A comporta un importante abbattimento dei costi.
8. Ferro da stiro
Il ferro da stiro andrebbe usato solo quando strettamente necessario, preferendo sessioni piuttosto lunghe a discapito di brevi momenti di stiratura.
Quanto consuma un elettrodomestico? Ecco come fare a saperlo
Svariati sono i fattori che incidono sul consumo di un elettrodomestico: classe energetica, dimensioni e tempo di impiego solo alcuni di quelli più evidenti. Per avere le idee ancora più chiare sul calcolo dei consumi energetici di un elettrodomestico, la soluzione più partica consiste nel fare affidamento a un wattmetro. Di cosa si tratta? Sostanzialmente di uno strumento in grado di calcolare la potenza erogata da un elettrodomestico e i consumi energetici per uno specifico lasso di tempo. In questo modo, si riesce ad avere una panoramica generale sui consumi energetici, sulla stima dei cosi futuri da sostenere e infine sulle modalità da considerare per ottimizzare l’uso degli elettrodomestici.
Conclusioni
Portando a termine il discorso relativo a quali sono gli elettrodomestici che consumano di più, un uso intelligente di questi ultimi comporta un taglio delle spese superflue. Inoltre, si evita di fare danni ulteriori all’ambiente e al pianeta.