Come unire due cavi elettrici

Il fai da te spesso si rivela essere un mezzo fondamentale attraverso il quale risolvere tante piccole problematiche quotidiane senza però doversi necessariamente rivolgere ad uno specialista del settore.
Riparare un elettrodomestico rotto, ad esempio, può rivelarsi utile per risparmiare tempo e denaro; è comunque di fondamentale importanza tenere a mente che, in caso di problematiche più gravi, è meglio rivolgersi a delle persone con una pratica consolidata, così da non aggravare ulteriormente la situazione.
Uno dei lavori domestici che più spesso si viene chiamati a fare è quello di dover unire due cavi elettrici tra loro.
Da un punto di vista meramente teorico, la cosa potrebbe sembrare semplice: è necessario rimuovere la guaina esterna, legare i cavi ed il gioco è fatto.
Tuttavia, sebbene possa sembrare facile, è comunque importante tenere in considerazione una serie di elementi fondamentali, così da non incorrere in problematiche di alcuno tipo. La sicurezza è la prima cosa.

La sicurezza sul lavoro: un elemento fondamentale

Quando si parla di sicurezza sul lavoro non ci si riferisce soltanto a tutti quegli atteggiamenti da tenere quando si lavora quotidianamente, ma ci si riferisce ad una sicurezza da tenere in considerazione ogni qualvolta si abbia a che fare con lavori pericolosi, anche di matrice domestica.
La prima cosa da fare, dunque, è quella di mettere in sicurezza l’area: dovendo agire su dei cavi che trasportano energia elettrica, è di fondamentale importanza accertarsi prima di tutto che i cavi non siano collegati all’interruttore generale, così da scongiurare eventuali incidenti talvolta mortali.
Laddove possibile, è bene adoperare anche dei dispositivi di protezione individuale come ad esempio i guanti: in questo modo, infatti, si creerà una barriera tra l’elettricità ed il proprio corpo, facendo così in modo di scongiurare eventuali incidenti.
Valutati questi primi fattori, è importante cercare di capire come muoversi da un punto di vista più tecnico e specifico.

Quali sono gli strumenti da usare e qual è la differenza tra i vari cavi

Ogni lavoro richiede i suoi strumenti. In assenza di essi, infatti, il lavoro finale potrebbe essere fortemente compromesso.
La conseguenza diretta di tutto ciò è che sia praticamente indispensabile munirsi degli strumenti adeguati per svolgere il lavoro, così da poter contare su un ottimo risultato finale.
Gli attrezzi utili da possedere sono:

  • una pinza;
  • delle tronchesine;
  • nastro isolante per prevenire scosse;
  • forbice da elettricista;
  • cacciavite a taglio.

Procurarsi questi elementi già significa essere sulla buona strada per poter risolvere il problema che si è venuto a creare.
Una volta fatto questo, ci si può dedicare al lavoro in sé.
La prima cosa da fare è capire quali siano le differenze che intercorrono tra i vari tipi di cavi elettrici:

  • il filo verde o giallo è la messa a terra;
  • il filo blu o chiaro è la corrente di ritorno (ossia quella che serve per chiudere il ciclo del passaggio dell’energia elettrica);
  • il filo nero o marrone è la fase attiva, ossia dove passa la corrente.

Il filo nero o marrone costituisce il cuore di tutto: è importante accertarsi che non ci sia nessun collegamento con la corrente elettrica, e che l’interruttore principale sia staccato.

Come unire due cavi elettrici

Per unire due cavi elettrici è possibile seguire diversi passaggi: la prima cosa da fare è quella di rimuovere la guaina protettiva esterna, lavorare sui filamenti di rame presenti così da creare una base di partenza.
La prima modalità possibile è quella di usare un morsetto Mammut: questo metodo è rapido e sicuro, sebbene presenti una serie di problematiche concernenti la praticità dell’utilizzo. Il morsetto Mammut è infatti molto grande ed ingombrante, ragione per cui non si rivela essere la soluzione migliore da tenere in considerazione qualora si debbano collegare i fili con un oggetto che non può essere nascosto. Un ulteriore modo può essere quello di usare il terminale di stagno o in plastica.
Questi strumenti consistono in terminali con una lega stagnante all’interno, caratterizzati da una guaina stringente.
Tali meccanismi sono in grado di chiudere il collegamento in modo rapido, e non occupano molto spazio. Tuttavia, prima di procedere con un metodo simile, è bene tenere a mente che questo processo è irreversibile: una volta chiuso il morsetto, infatti, non si può più tornare indietro.

La saldatura con stagno: un metodo professionale e sicuro

La saldatura con stagno è l’ultima opzione da tenere in considerazione. Da un punto di vista meramente generale, si tratta della soluzione più sicura e professionale da adoperare, poiché prediletta da tutti gli elettricisti.
Nello specifico consiste nell’unire due cavi, saldarli tra loro e creare in questo modo una guaina esterna in grado di riparare i cavi posti all’interno.
Attraverso pochi e semplici passi, quindi, si ha l’occasione di creare una saldatura in maniera professionale e senza impedimenti di sorta, in modo da organizzare l’impianto elettrico nella maniera che più si ritiene congeniale alle proprie specifiche esigenze.

In definitiva, quindi, unire due cavi elettrici non è un processo complicato: utilizzando i giusti consigli e gli attrezzi più indicati, infatti, sarà possibile sia riparare i piccoli elettrodomestici, sia dare vita a dei sistemi elettrici più complessi, tenendo soprattutto in considerazione le proprie esigenze.
Un ulteriore elemento da tenere in considerazione è la praticità: questa, infatti, si rivela essere praticamente fondamentale. In assenza di questa potrebbe succedere che il lavoro finale venga compromesso, andando nei casi peggiori anche a creare più danni del previsto.
La cosa migliore da fare, in questi casi, è quella di affidarsi ad un esperto del settore che sia in grado di intervenire nella maniera più consona possibile, così da risolvere il problema che si è venuto a creare e conciliando così tutti i criteri concernenti l’efficienza e la professionalità.