Come ricaricare la tua auto a casa

Hai già acquistato o hai intenzione di prendere una vettura elettrica e ti stai chiedendo come ricaricarla? In realtà questa operazione si può svolgere in tutta sicurezza anche fra le mura domestiche, ma dovrai prestare attenzione a tutta una serie di variabili, quali l’eventuale aumento di potenza del contatore e le corrette modalità da adottare.

Ricaricare l’auto a casa: aspetti generali

Come sicuramente avrai notato le tariffe energetiche maggiormente convenienti sono quelle domestiche, per cui il sistema per risparmiare resta quello di procedere con la ricarica dell’auto elettrica in casa. Questo vuol dire che dovrai organizzarti con una presa di corrente apposita o altro sistema.

Più nello specifico, per poter ricaricare la batteria del mezzo elettrico dovrai disporre di una wall box, quindi di una presa opportunamente dimensionata che offre massima affidabilità, in quanto resiste per diverse ore agli alti carichi di tensione, sempre che il contatore lo permetta.

Quando, invece, percorri solo pochi chilometri al giorno si può ricaricare l’auto in casa attraverso un dispositivo portatile compatibile con i contatori domestici da 3 kW. Una soluzione del genere è molto indicata quando la velocità non oltrepassa i 90 km/h quotidiani, per i quali saranno sufficienti 15 kWh e che si possono recuperare in circa 9 ore.

Nel caso in cui la velocità giornaliera dovesse essere intorno a 160 km/h occorrono fino a 25/30 kWh. In situazioni di questo tipo dovrai procurarti un caricatore monofase da 3,6 kW che verrà supportato da contatori domestici di almeno di almeno 4,5 kW, ancor meglio se da 6 kW per stare più tranquillo. Così facendo puoi ricaricare l’auto anche durante il giorno mentre restano accesi altri elettrodomestici o dispositivi.

In ogni caso, prima di stabilire quale sistema usare per ricaricare l’auto elettrica occorre conoscere la potenza del contatore domestico. In alcuni stabili condominiali è già presente la presa dimensionata nell’area parcheggio ma bisogna realizzare una linea dedicata al proprio contatore, in modo da avere la giusta potenza ed evitare che i consumi vengano addebitati al condominio.

Chi sceglie di ricaricare la batteria dell’auto elettrica in casa dovrà anche valutare le fasce orarie più convenienti, per abbattere i costi in bolletta e fare in modo che non vengano superate le soglie massime di erogazione di energia del contatore. Il più delle volte è consigliabile aumentare la potenza e quindi fare espressa richiesta al fornitore con il quale era stato sottoscritto il contratto di fornitura.

Cambio potenza del contatore

La possibilità di aumentare la potenza del tuo contatore domestico fino a 6 kW ti consente di ricaricare la tua auto elettrica senza intoppi e non solo durante le ore diurne, ma anche quando contemporaneamente lascerai in funzione il phon, la lavatrice o altri elettrodomestici presenti in casa.

Per potenziare il tuo contatore dovrai rivolgerti al tuo fornitore e pagare un contributo per ogni kW che si richiede in più. In aggiunta a questa spesa è prevista una quota fissa annuale che verrà commisurata alla potenza ottenuta.

Sistemi per poter ricaricare l’auto elettrica a casa

Percorri pochi chilometri al giorno e a bassa velocità? In questo caso il consiglio è non sprecare più energia di quella che serve effettivamente, anche perché così facendo allungherai il ciclo di vita delle batterie, che andrebbero sempre utilizzate dal 20% all’80%. 

In buona sostanza potrai, sempre considerando il modello di macchina, procedere con la ricarica sfruttando una potenza ridotta e quindi potrebbe bastare un contatore classico da 3 kW.

In alternativa puoi sempre adottare un sistema intelligente, attraverso il quale sfruttare al meglio tutta la potenza del contatore, cioè installare una wallbox che in maniera automatica misura il carico dell’impianto domestico, così da variare opportunamente l’energia da destinare alla batteria della macchina.

Occorre poi segnalare che la gestione della wallbox è molto semplice e intuitiva, visto che potrà avvenire anche a distanza, scaricando l’apposita applicazione sul tuo smartphone. Questo ti permette di scoprire lo stato della carica, di settare le impostazioni in base alle specifiche esigenze e di avere massima flessibilità.

Altre cose da sapere sulla ricarica dell’auto in casa

A differenza di quello che si potrebbe pensare, chi sceglie di ricaricare l’auto elettrica in casa non dovrà necessariamente procedere con la modifica della potenza del contatore, perché tutto dipende dalle specifiche esigenze e dall’auto acquistata.

Anche i tempi necessari sono piuttosto variabili e dipendono dalla potenza con cui si ricarica e da quella che viene accettata dal caricabatteria interno al veicolo. Quando i due valori non coincidono comanda sempre quello più basso. In linea generale è bene sapere che una ricarica completa a 3,7 kW e a 7,4 kW, comporta rispettivamente circa 5 e 2 ore.

Per quanto riguarda i consumi, questi ancora una volta sono strettamente legati al tipo di veicolo elettrico. Gioca un ruolo determinante la batteria che, quando garantisce maggiori chilometri di autonomia, richiede inevitabilmente più energia. Generalmente i consumi delle auto oggi in commercio sono compresi fra 6 e 8 km/kWh. Con il passare del tempo, tuttavia, migliorerai il tuo stile di guida che ti consente di abbattere inutili sprechi in bolletta.

Ti stai chiedendo se puoi usare la normale presa di corrente? La risposta è affermativa ma dovrai prestare tanta cautela, perché queste prese comuni non vengono progettate per poter resistere in maniera costante alle alte potenze. La sicurezza, pertanto, è una priorità alla quale non dovrai mai rinunciare, considerato che il più delle volte le ricariche delle auto elettriche avvengono di notte nel box, quindi in luoghi che non restano sotto controllo.

Per queste ragioni si raccomanda l’installazione di una presa di tipo industriale con marchiatura CE, decisamente più robusta rispetto a quelle tradizionali Schuko. Con una piccola spesa puoi così allestire un punto di ricarica affidabile che volendo potrai alimentare anche con il fotovoltaico.